Nota di Eurosportello di Unioncamere del Veneto

Venezia, 8 ottobre 2015 – In merito all’articolo pubblicato giovedì 8 ottobre dal Corriere del Veneto, a pag. 27 siglato dal giornalista  G.F., Eurosportello di Unioncamere del Veneto e il presidente Fernando Zilio rilasciano alcune precisazioni.

Confermando le dimissioni del dottor Francesco Pareti dall’incarico di responsabile del Dipartimento Politiche Comunitarie – Eurosportello del Veneto, possiamo assicurare che non sussiste alcun timore di ridimensionamento della struttura né delle attività svolte come ipotizzato nell’articolo. Possiamo inoltre garantire che il dottor Pareti, che ringraziamo per il lavoro svolto in questi anni di apprezzato servizio, non è «il “mago” dei finanziamenti Ue» ma un professionista di indiscusse competenze il cui ruolo e le cui mansioni verranno adeguatamente riassegnate. Per quanto riguarda le affermazioni del dottor Pareti non abbiamo nulla da commentare trattandosi di dichiarazioni in piena ed autonoma responsabilità, evidenziamo solo che non esiste alcun motivo tale da spingere il dottor Pareti ad affermare che, attraverso la nuova società in cui andrà a lavorare, continuerà a collaborare con Eurosportello di Unioncamere del Veneto.

Per quanto riguarda le illazioni di stampa – o se vogliamo definirle indiscrezioni provenienti dalle fonti – evidenziamo alcune inesattezze cui ci teniamo a replicare. La partenza del dottor Pareti non è affatto un campanello d’allarme come da più parti viene letta, ma il normale sviluppo di un rapporto di lavoro che consentirà di affidarsi ad altri professionisti già presenti all’interno della struttura. Non per questo con conseguenze peggiorative come lascia invece supporre l’articolo. Va poi precisato che Eurosportello non è «un ufficio ospitato da Unioncamere del Veneto», dando in questo modo la sensazione di un ente esterno, bensì un Dipartimento di Unioncamere del Veneto (come la Delegazione di Bruxelles) e pertanto parte integrante della struttura che coordina le Camere di Commercio del Veneto. Sostenere poi che «nella panoramica delle organizzazioni analoghe Eurosportello finora è stato visto come una punta di diamante a livello nazionale per la capacità di dialogare con le strutture comunitarie» presuppone che il lavoro svolto finora sia stato apprezzato mentre per il futuro ci siano solo incognite. Sottolineiamo che Eurosportello del Veneto non è il «supertecnico» o «mago dei finanziamenti» Francesco Pareti,  ma un gruppo di professionisti – in gran parte giovani – con competenze di consulenza, formazione ed assistenza in ambito comunitario che mettono al servizio delle imprese e del Sistema camerale. Questo, come evidenzia correttamente l’articolo, da quasi otto anni ha permesso di coordinare il Consorzio «Friend Europe» a livello triveneto.

Definire «rastrellamento» la capacità di attrarre finanziamenti europei da mettere a disposizione delle imprese è dequalificante non solo per i professionisti che lavorano nella struttura, ma anche nei confronti delle aziende che negli anni hanno ricevuto assistenza e beneficiato dei servizi erogati gratuitamente da Eurosportello. Collocare poi Eurosportello in un «limbo inconcludente» è oltremodo offensivo e ipotizzare che l’unico scenario possibile sia «il rilancio o la liquidazione», individuando nel 17 novembre il giorno della verità con la presentazione del bilancio preventivo, non solo punta a destabilizzare la struttura ma sembra quasi voler strumentalmente denigrare la sua stessa gestione. Al contrario, possiamo garantire che Eurosportello del Veneto continuerà ad esistere e a svolgere le sue attività al servizio delle imprese, del Sistema camerale e della Commissione europea. Possono stare tranquilli i lavoratori e le aziende che abbiamo assistito negli anni ed assisteremo in futuro.

«Posso garantire – ha aggiunto il segretario generale Gian Angelo Bellati – che l’organizzazione degli uffici è sotto controllo, così come la gestione delle risorse e l’affidamento degli incarichi. Per questo tranquillizzo anch’io i lavoratori, le aziende e il Sistema camerale: l’Eurosportello di Unioncamere del Veneto proseguirà le normali attività fin qui svolte»

L’articolo in oggetto del Corriere del Veneto

Il comunicato stampa in formato pdf